"50 in Camera, 200 al Senato" Svelato il dialogo tra Sircana e il trans
Roma - Il mondo della politica è scosso dallo scandalo Vallettopoli i cui strascichi hanno colpito il portavoce dell'Unione, Silvio Sircana, la prova vivente che dopo quindici giorni di trattative con i partiti del centro sinistra anche il miglior galantuomo finisce a fare una cazzata.
Ma il dibattito sulla pubblicazione delle foto del suo incontro con un trans sono stati l'occasione per una riflessione sull'opportunità di esporre alla gogna mediatica dei poveracci che per una pura coincidenza si sono trovati al posto sbagliato. E oltre ad essere costretti ad ascoltare i dodici punti dell'Unione o il delirio di Lapo Elkann sugli occhiali in fibra di carbonio finiscono pure sulle prime pagine dei giornali.
Imbarazzo nel centro sinistra, dove il caso Sircana ha costretto a una revisione delle posizioni sulle famiglie di fatto: introdotta la "famiglia Telepass" in cui uno dei due partner può restare in auto per la durata del matrimonio. Intanto si registra la precisazione di Prodi: il portavoce in quel momento non stava portando la sua voce nè altre parti del suo corpo.
Unico a difendere e ringraziare Silvio Sircana è il suo amico giornalista Mastrogiacomo, appena tornato dall'Afghanistan: "Quando i Talebani hanno saputo che lo conoscevo mi hanno subito liberato. Non volevano fare figure di merda con i pakistani."
Tratto da www.giuda.it