mercoledì 7 febbraio 2007

Silvio! Mannaggia a te! Ma che mi combini!

I gay sono tutti dall'altra parte". Una battuta. Una delle tante pronunciata da Silvio Berlusconi dal 1994. Ma come già in passato, anche stavolta, le sue parole hanno scatenato un`ondata di polemiche.

"I gay sono tutti dall'altra parte". Ennesima vergognosa sparata di Silvio Berlusconi all’apertura della campagna elettorale del candidato sindaco di centrodestra a Monza, Marco Mariani. "A me Marco Mariani piace anche perché ha come secondo nome Maria – ha detto l’ex premier - il che dimostra che ha un intuito simile a quello delle signore. E' positivo perché le donne capiscono cose che noi uomini non capiamo. Gli uomini arrivano sempre dopo. Le donne hanno più intuito, quell'intuito tipicamente femminile che non hanno gli uomini e nemmeno i gay. Ma i gay - ha concluso Berlusconi - sono tutti dall'altra parte".

"Magari fosse vero - ha replicato Franco Grillini, deputato ds e presidente onorario dell'Arcigay - Di certo i gay non votano per i partiti clericali, ma dalle ricerche che abbiamo fatto noi sotto elezioni, c'è una parte consistente che vota per il centrosinistra e c'è un'ulteriore parte che vota per il partito Radicale o Rosa nel Pugno. C'è però una consistente minoranza che continua ad esprimere il suo consenso per Forza Italia e An. Proprio per questo, ribadisco, magari Berlusconi avesse ragione!". "E in ogni caso - ha concluso Grillini - lavoro perché la profezia di Berlusconi si avveri".

Più dura Titti de Simone di Rifondazione. Quella del Cavaliere è "una battuta culturalmente e politicamente scorretta che nasconde un doppio pregiudizio: 'siamo tutti non solo froci, ma anche comunisti...". De Simone accusa "una destra, quella italiana, che tranne rare eccezioni non è all'altezza del dibattito che c'è in Europa, forse dovuto al fatto che siamo una sorta di appendice del Vaticano".

Insinuante è invece il verde Angelo Bonelli, che invita il leader azzurro a "guardarsi intorno, anche tra i suoi uomini più fidati, che proprio etero non sono". E se Pino Sgobio (Pdci) parla di un Cavaliere "omofobico", Franco Monaco accusa l'ex premier di guidare un "imbarbarimento del costume".

"Sicuramente quelli di sinistra sono dei coglioni gay - ha replicato invece Vladimir Luxuria - Da parte nostra si registra un maggiore orgoglio omosessuale rispetto ai gay che stanno nel centrodestra". "Una battuta poco elegante - ha proseguito Luxuria - e di certo non farà piacere all'associazione Gaylib".

Ecco infatti il commento del vicepresidente dei gay di destra, Daniele Priori, che come Veronica Lario dice di sentirsi "meno della metà di niente" e contrattacca: "Anche noi come Veronica chiediamo le sue scuse sentite e, mai come stavolta, motivate. Non permetteremo, infatti, mai a nessuno, signor Presidente, di mettere in dubbio la nostra legittimità, la nostra esistenza né tanto meno le nostre idee".

Come spesso accade, infine, le parole di Berlusconi hanno ispirato 'messaggini' sul tema. Circola a Montecitorio, fra i banchi del centrosinistra, un sms che recita: 'Hai visto che abbiamo risolto tutti i problemi di numeri in Parlamento? Se i gay stanno tutti a sinistra, parecchi di FI hanno cambiato maggioranza...'.



tratto da www.gay.tv

Nessun commento: