venerdì 2 febbraio 2007

La risposta di un Italiano

Gentile signora Veronica, non avrei mai immaginato di dover un giorno indirizzarle una missiva, figuriamoci poi su un argomento così delicato quale quello da lei sollevato oggi sulla stampa. Finora mi ero limitato, di tanto in tanto, a inviarLe silenziosi pensieri di solidarietà suscitati dalla Sua innegabile capacità di sopportazione, sublime e quasi eroica, sebbene mitigata dagli agi e le comodità della condizione. E invece oggi mi ritrovo coinvolto nel Suo scoramento, con la Sua lettera che ha soppiantato sul giornale acquistato stamane le logore e monotone notizie di eccidi disseminati per il pianeta o le quotidiane cronache di distrazioni governative (nel senso sia di svagatezza che di sottrazione di già precarie sostanze). Non so che dirLe: ho la massima considerazione per il Suo coraggio nel mettere in piazza una condizione che si intuisce ormai insopportabile. D'altra parte la stessa cosa è successa a me e una buona metà degli italiani; Le dò però atto che Lei, mancando dei privilegi di cui noi ancora godiamo, non può valersi di libere elezioni e mandare il consorte in minoranza, magari per una manciata di voti.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Semplicemmente meravigliosa.... e non dico altro!

Ocean's Twelve ha detto...

Grazie per il tuo intervento! :)

Ocean's Twelve ha detto...

:)