Mara Carfagna
Mara (Maria Rosaria) Carfagna (Salerno 18 dicembre 1976) è una showgirl.
Dopo aver studiato danza e pianoforte, nel 1997 partecipa al concorso di Miss Italia piazzandosi al sesto posto. Parteciperà alla stessa kermesse, stavolta in veste di conduttrice, anche nel 1998 e nel 1999. Laureata in giurisprudenza, sarà la valletta di Domenica In e conduttrice, dal 2000 al 2006, al programma di Rete 4 La domenica del villaggio prima e del programma Piazza Grande di Rai Due poi.
In vista delle elezioni politiche del 2006, non avendo nulla da fare, ma soprattutto con un baglio politico e culturale molto vasto alle spalle, si è candidata con Forza Italia alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Campania 2 ed è risultata eletta; successivamente diviene segretaria della I commissione (Affari Costituzionali).
Grande emozione, quindi, per l'arrivo di Mara Carfagna nel partito di Forza Italia. Mara Carfagna: ex miss, ex presentatrice televisiva, ex gnocca, al suo arrivo si è presentata in un sexy tailleur da far invidia a Gianni Letta e ha dichiarato che si batterà per un mondo migliore e contro la soppressione di Davide Mengacci.
Sul Corriere.it la parlamentare ha dichiarato che gli «omosessuali sono costituzionalmente sterili». Ma io mi chiedo, come fa una giovane sfascia-famiglie senza storia politica a fare queste affermazioni? Ma soprattutto, come ci è arrivata la Carfagna al Parlamento? Quali doti retoriche le sono state attribuite per meritare quel posto?
«Alla Carfagna bisogna ricordare un precedente pericoloso: una legge della Germania di Hitler che prevedeva l'internamento in campo di concentramento degli omosessuali» ha prontamente risposto Vladimir Luxuria, che ha continuato: «Non mi sento di prendere lezioni da chi crede di difendere la famiglia proprio mentre ne sta sfasciando una, quella di Berlusconi».
Mara Carfagna, a questo punto, dopo aver affermato che i gay sono costituzionalmente sterili, basta solo che tu dichiari che gli ebrei sono una razza inferiore, e il gioco è fatto. Ma permettimi di esprimere il mio totale dissenso su come tu sei arrivata a fare politica.
Dopo aver studiato danza e pianoforte, nel 1997 partecipa al concorso di Miss Italia piazzandosi al sesto posto. Parteciperà alla stessa kermesse, stavolta in veste di conduttrice, anche nel 1998 e nel 1999. Laureata in giurisprudenza, sarà la valletta di Domenica In e conduttrice, dal 2000 al 2006, al programma di Rete 4 La domenica del villaggio prima e del programma Piazza Grande di Rai Due poi.
In vista delle elezioni politiche del 2006, non avendo nulla da fare, ma soprattutto con un baglio politico e culturale molto vasto alle spalle, si è candidata con Forza Italia alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Campania 2 ed è risultata eletta; successivamente diviene segretaria della I commissione (Affari Costituzionali).
Grande emozione, quindi, per l'arrivo di Mara Carfagna nel partito di Forza Italia. Mara Carfagna: ex miss, ex presentatrice televisiva, ex gnocca, al suo arrivo si è presentata in un sexy tailleur da far invidia a Gianni Letta e ha dichiarato che si batterà per un mondo migliore e contro la soppressione di Davide Mengacci.
Sul Corriere.it la parlamentare ha dichiarato che gli «omosessuali sono costituzionalmente sterili». Ma io mi chiedo, come fa una giovane sfascia-famiglie senza storia politica a fare queste affermazioni? Ma soprattutto, come ci è arrivata la Carfagna al Parlamento? Quali doti retoriche le sono state attribuite per meritare quel posto?
«Alla Carfagna bisogna ricordare un precedente pericoloso: una legge della Germania di Hitler che prevedeva l'internamento in campo di concentramento degli omosessuali» ha prontamente risposto Vladimir Luxuria, che ha continuato: «Non mi sento di prendere lezioni da chi crede di difendere la famiglia proprio mentre ne sta sfasciando una, quella di Berlusconi».
Mara Carfagna, a questo punto, dopo aver affermato che i gay sono costituzionalmente sterili, basta solo che tu dichiari che gli ebrei sono una razza inferiore, e il gioco è fatto. Ma permettimi di esprimere il mio totale dissenso su come tu sei arrivata a fare politica.
7 commenti:
QUESTA è VERA DISCRIMINAZIONE! PERCHè UNA RAGAZZA, X GIUNTA LAUREATA IN GIURISPRUDENZA E QUINDI,IN TEORIA, NON DEL TUTTO IGNORANTE, DEVE ESSERE DISCRIMINATA E NON DOVREBBE ENTRARE IN PARLAMENTO SOLTANTO PERCHè HA FATTO UN LAVORO KE CON TI PIACE???
TU VUOI DIFENDERE LE BRUTTE ED I GAY? BENISSIMO, MA ALMENO NON OFFENDERE LE SHOWGIRL...
IL PARLAMENTO è UN LUOGO DOVE PUò ENTRARE CHIUNQUE SIA LEGITTIMAMENTE ELETTO. FORTUNATAMENTE NON è RISERVATO SOLTANTO AGLI INTELLETTUALOIDI DI SINISTRA CON LA PUZZA SOTTO AL NASO ED AI NO GLOBAL TRAVESTITI COME VLADIMIR LUXURIA...FORTUNATAMENTE NON ESISTE UNA LEGGE KE IMPEDISCA ALLE VELINE DI CANDIDARSI E, TANTOMENO, ESISTE UNA LEGGE KE PREVEDA DEI REQUISITI DI CENSO, GRADO DI ISTRUZIONE ECC...SE ESISTESSE DI PIETRO NON SAREBBE UN EX PM IN PARLAMENTO, MA SAREBBE UN REO CONFESSO DI VILIPENDIO ALLA LINGUA ITALIANA...
SUPERKEKO
Caro Superkeko,
ti ringrazio per la risposta.
Vorrei solo farti presente che io non ho commesso nessuna forma di discriminazione.
La discriminazione infatti, secondo la definizione dell'enciclopedia MSN Encarta, è un "trattamento non paritario riservato a un singolo individuo o a un gruppo, a causa della sua appartenenza a una particolare categoria, classe sociale o etnia, oppure a causa del sesso o delle preferenze sessuali, della religione professata, delle opinioni politiche, dell’età, di un handicap".
Quindi è OGGETTIVO che la Carfagna abbia fatto discriminazione.
Per quanto mi riguarda, io mi sono semplicemente limitato a descrivere la carriera artistica e politica del deputato in questione.
Ognuno ha diritto di arrivare in Parlamento. Ma, se permetti, io come cittadino votante non mi sento di dare la mia fiducia ad una persona che ha un passato come quello della Carfagna.
Caro Davide,
stando alla tua definizione, in realtà, commetti "discriminazione a una persona a causa della sua appartenenenza a una particolare categoria" (quella delle soubrette) quando dici "cara Carfagna... permettimi di esprimere il mio totale dissenso su come tu sei arrivata a fare politica".
Cosa vuol dire: come tu sei arrivata a fare politica?
Le interpretazioni che posso dare sono:
1) Alludi a prestazioni sessuali. Non credo che abbia prove che confermino tale interpretazione;
2) Alludi a tangenti. Impossibile per la motivazione di cui sopra;
3) Alludi ad operazioni di spionaggio. Idem come sopra;
4) Alludi alla legge elettorale senza possibilità di esprimere preferenze. In tal caso non è colpa della Carfagna se la destra ha approvato quella "porcata" (CALDEROLI). La legge c'è e lei ne ha approfittato come tutti gli altri candidati, sia di dx che di sx.
E poi cosa significa:"Quali doti retoriche le sono state attribuite per meritare quel posto?"
Da quando è obbligatorio che un candidato debba avere doti retoriche?
Ed infine cosa significa: "ad una persona che ha un passato come quello della Carfagna"?.
Di quale passato parli? Non credo che la Carfagna abbia mai rubato qualcosa, ucciso o violentato qualcuno? Non credo che abbia la fedina penale sporca perciò tutte le tue allusioni sono OGGETTIVAMENTE discriminatorie ed al loro interno sono insite di pregiudizi nei confronti di chi fa un determinato lavoro piuttosto che un altro.
In questo Paese purtroppo esistono sempre 2 pesi e 2 misure. Se sei un omosessuale di sinistra devi essere rispettato e difeso, se sei di destra chiunque è legittimato a dirti di tutto e di più:
1)Umberto Cupertino, Maurizio Agliana e Salvatore Stelfio sono dei mercenari, mentre Simona Pari e Simona Torretta sono delle pacifiste;
2)Su come la sinistra insulta Berlusconi hanno scritto persino un libro...
3)Le imitazioni del Papa sono la manifestazione della libertà d'espressione e di satira, mentre le vignette o le cravatte sui musulmani sono riprovevoli ed istigano alla violenza...
Superkeko
2) Su come viene definito
PS il secondo punto nell'ultima riga è un refuso
Caro Anonimo,
ti ringrazio per il tuo commento.
Leggendo il mio blog, avrai notato che molto spesso i miei post sono fatti di pura satira.
Come molti di noi sapranno, la satira politica può avere toni un po' più accesi rispetto a quella normale. Ovviamente quando analizzi la figura di una soubrette che diviene una rappresentate politica, il gioco è fatto! Quindi si può fare leva su numerosissimi doppi sensi, che vengono ovviamente utilizzati per scherzare, ma mai per offendere (che è il meccanismo proprio della satira).
Quindi ho preferito rispondere ad una discriminazione fatta da Mara Carfagna (che è stata molto molto grave) con la satira, cioè facendo sorridere la gente.
Ora, se la satira viene analizzata e non vissuta subito perde la sua carica. Ed è proprio quello che è successo: se un testo di satira viene letto tra le righe non fa più ridere e diventa stupido e noioso.
Quindi, sottolineo che nel mio post non vi è stata alcuna forma di discriminazione.
Se l'intero blog fosse stato impostato contro le soubrette, contro i "froci" o contro i comunisti, allora tu avresti avuto ragione, ma da una frase satirica dedicata alla Carfagna non si può dedurre una discriminazione.
Si può dire che Hitler abbia compiuto delle gravissime e orribili discriminazioni contro gli ebrei, ma se do uno schiaffo al mio migliore amico (che è ebreo) non ho compiuto una discriminazione.
Per quanto riguarda i pregiudizi, si: hai ragione. Ma non è una cosa fatta con cattiveria. Secondo me, secondo il mio modo di pensare e secondo la mia educazione, una soubrette non può fare politica perchè non mi ispira fiducia.
La comunicazione politica è fondamentale e io, da cittadino votante, non darei mai il mio voto a Mara Carfagna.
Chiudo il commento con una frase: non predete mai le cose troppo sul serio!
IN TAL CASO CHIUDO LA POLEMICA DICENDO CHE IL TUO è UN LEGITTIMO DIRITTO DI SATIRA, MA CONFERMO QUANTO SCRITTO NEI MIEI RECENTI POST SUI 2 PESI E 2 MISURE...
SUPERKEKO
Caro Superkeko,
grazie per la risposta. Non è nei miei schemi mentali discriminare qualcuno o qualcosa... Sono aperto a qualsiasi forma di diversità, e nella vita ho imparato che poichè nessun essere umano è uguale all'altro, bisogna garantire dei diritti di base a tutti e diversificare poi gli stessi diritti generali a seconda dei casi particolari, anche se si tratta di una sola persona.
Per quanto riguarda poi i 2 pesi e le 2 misure... Come non darti ragione! Anche se:
1) sull'omosessualità di destra e sinistra non sarei d'accordo: finchè non sarà la legge ad imporre l'accettazione di una realtà che di fatto è diffusissima, ci saranno sempre discriminazioni in ambo le parti;
2) per quanto riguarda il Papa: anche la satira sui musulmani è lecita, ma c'è chi reagisce indignandosi (ed è il caso del Vaticano), e c'è chi reagisce facendosi esplodere. Quindi, poichè il diritto di satira (come altri diritti) è valido solo se si è vivi, è preferibile rinunciare ad una piccola parte della propria libertà personale in vista di un fine nobile, che è la convivenza pacifica.
Infine vorrei sottolineare il carattere di critica costruttiva che ha preso questa discussione! :)
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